Tony Cucinotta

Servizio presso: Distaccamento Volontari di Volpiano

La chiamata alla visita militare di leva presso la Capitaneria di porto di Savona per l'arruolamento nella Marina Militare fu l'occasione per informarmi se c'era la possibilità di scegliere un altro Corpo per il servizio militare che allora era in marina di 24 mesi. Nel borgo dove allora abitavo, conoscevo un Vigile del Fuoco e attirato anche dall'attività dei pompieri, lo contattai e mi disse che era possibile fare domanda per il servizio alternativo.

Durante il viaggio per la visita alla Capitaneria di Savona, incontrai Luciano Zecchinato destinato anch'egli alla Marina. Gli dissi della possibilità di fare la domanda. Anche lui era d'accordo perciò inoltrammo la domanda che fu accolta e così il 1° luglio 1962 ci presentammo a Roma alle Capannelle per iniziare il 34° Corso AVVA. Il corso durante i quattro mesi estivi fu veramente duro, non ricordo una giornata di pioggia a portare refrigerio e il ricordo del prof.Massocco in piedi sull'alta torretta che dirigeva l'addestramento ginnico-professionale spremendoci come limoni mi tormentò nei sogni più di una volta ma in quegli anni la fatica non mi pesava troppo. Mi impegnai volentieri e alla fine del corso con mia sorpresa mi consegnarono l'attestato che mi ero classificato 4° su circa 600 allievi il che fu motivo di orgoglio. Al comando di Torino dopo poco fu trasferito anche l'amico Zecchinato Luciano con il quale condivisi nella stessa squadra anche la missione nel Vajont. Nel 1965 fui riassunto come Vigile Temporaneo fino a dicembre 1968. Iniziai poi una professione impiegatizia appena ottenuto il diploma di perito tecnico ma per qualche anno saltuariamente venivo richiamato per 20 gg. mantenendo i contatti. Infine trasferitomi a Volpiano con la famiglia, entrai a far parte del Distaccamento volontari di Volpiano sotto la guida del presidente Nazionale dei Volontari gr.Uff. Gino Gronchi dove rimasi fino al 12/1997 per raggiunti limiti di pensione. Nel novembre 2013 ancora l'amico Zecchinato Luciano mi convocò per il raduno presso il Comando di Torino dei vigili che parteciparono alla missione nel Vajont e in quell'occasione l'emozione ci fece inumidire gli occhi.

Questa brevemente la storia di un mancato marinaio.