Massimo Casu

Servizio presso: Distaccamento di Sanluri

                                             Biografia tratta da www.vittimedeldovere.it

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Medaglia d’oro al Valor Civile alla Memoria   

nato a  Cagliari il 27 gennaio 1968  e deceduto a Samassi (CA) il 17 luglio 2003  

Componente la squadra del Distaccamento Vigili del Fuoco di Sanluri interveniva sul

luogo dove si  era sviluppato un incendio di sterpaglie che minacciava di propagarsi

oltre la sede stradale.  Mentre si apprestava, con encomiabile slancio ed elevata

professionalità, nell'opera di  spegnimento, veniva travolto da un autocarro, che

non rallentava la corsa nonostante le  segnalazioni di pericolo adottate,

sacrificando la giovane vita ai più nobili ideali di abnegazione e  spirito di

servizio. 17 luglio 2003 - Loc. Baccu Managus - Samassi (CA) 

Massimo Casu si sarebbe dovuto sposare proprio quel 17 luglio. La sua futura moglie 

Roberta era all’ottavo mese di gravidanza.

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR CIVILE          

Il 28 novembre 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in

occasione  della ricorrenza di Santa Barbara (4 dicembre), Patrona dei Vigili del

Fuoco, ha conferito a  Massimo Casu la Medaglia al Valor Civile alla Memoria.   

INTITOLAZIONE PIAZZA 

Nell’ ottobre del 2004, nella città di Cagliari, e’ stata intitolata una piazza a

Massimo Casu.


Quel fatidico 17

Il numero 17 è ricorso numerose volte nella vita di Roberta e Massimo ma nessuno

poteva  intuire che sarebbe stato così fatale per lui.   

Roberta e Massimo si sono conosciuti il 17 settembre 1997 in una pizzeria, insieme

ad  altri amici. Si sono fidanzati il 17 ottobre dello stesso anno e tutti i mesi

successivi hanno  festeggiato questa ricorrenza sino allo scadere dell’anno e da qui

in poi ogni anno  successivo.   

Massimo aveva da sempre avuto una forte passione per il corpo dei Vigili del Fuoco e

 proprio per 17 anni aveva prestato servizio prima come militare e poi come

discontinuo.   

Il 17 novembre 2000 Massimo e Roberta sono andati ad abitare insieme ad Assemini; a 

Massimo piaceva moltissimo avere una casa propria, tanto da indurlo a rinunciare

alla  solita vita mondana in localini notturni e pizzerie fatta insieme a Roberta

fino ad allora, e  preferire tranquille serate in casa per poi organizzare il week

end al mare insieme.  Il mare  e la pesca a lenza era una delle sue più grandi

passioni.   

Il 17 settembre 2002 (5 anni dopo aver conosciuto Roberta) è andato a Roma per dare

il  concorso e diventare Vigile del Fuoco effettivo ma la sfortuna e l’inefficenza

della  compagnia aerea durante il tragitto Cagliari – Roma gli hanno fatto perdere

la preziosa  valigia che conteneva oltre ai suoi indumenti preferiti anche la

documentazione medica  che doveva dimostrare la sua perfetta vista (10 decimi) ad

entrambi gli occhi, a seguito di  2 costosi interventi per curare la miopia.    

Questi interventi erano stati fortemente voluti e sopportati da Massimo, in quanto

molto  dolorosi, proprio per scongiurare una possibile esclusione dal concorso per

Vigile  permanente, per il quale Massimo avrebbe fatto qualunque cosa pur di

riuscire.   

Massimo ha vinto il concorso come Vigile Permanente a dicembre ed è stato per 6 mesi

a  Roma insieme ai suoi colleghi per il corso di addestramento.  E’ rientrato per le

vacanze  natalizie a Cagliari e proprio in quei giorni Roberta ha scoperto di essere

incinta di  Michela.   

Ormai conviventi da 3 anni, Massimo e Roberta in occasione dell’arrivo di Michela,

hanno  deciso di rendere più stabile la loro relazione e di fissare la data del loro

matrimonio.  

Hanno dovuto attendere la conclusione del corso semestrale di Roma, fino a fine

giugno  2003, per poi fare le pubblicazioni e fissare la data il 17 luglio, numero a

loro molto caro.   

Ma il destino ha voluto che uno dei testimoni di Massimo proprio il giorno prima

della data  fissata (il 17) ha avuto un imprevisto e i futuri sposi si sono trovati

costretti a spostare la  data il 2 agosto, non volendo rinunciare ai testimoni

scelti.   

Massimo quindi il 17 luglio si trovava libero come turno lavorativo e così ha deciso

di  accettare un turno extra presso la base di Sanluri.   

La notte prima gli era venuta una forte tentazione di rinunciare a questo turno

extra per  stare di più con Roberta, dato lo stato avanzato di gravidanza (8° mese)

e, dopo averne  parlato con lei, l’aveva rassicurata dicendole: “dai, è l’ultimo

extra che faccio”. Non poteva  certo immaginare quale triste verità si nascondeva

dietro questa frase. Infatti proprio la mattina del 17 luglio 2003 gli fu fatale nel

tragico incidente sulla strada di Sanluri, investito  da un camion che arrivava in

velocità proprio sul retro della camionetta dei Vigili, dove lui  srotolava le pompe

mentre con la squadra spegneva un piccolo incendio a bordo strada.   

Massimo era molto contento dell’imminente arrivo di Michela, era stato lui a

scegliere il  nome e aveva spesso dichiarato di preferire una femminuccia, prima

ancora di sapere il  sesso della nascitura.  Stava cominciando ad allenarsi alla

guida della carrozzina con  quella di un suo amico e aveva appena acquistato una

auto nuova e più grande in  occasione della nascita di Michela.   

Massimo non ha fatto in tempo a riconoscere la propria figlia in quanto il

matrimonio con  Roberta non si era potuto celebrare, e la piccola potrà avere il suo

cognome (al quale lui  teneva moltissimo) solo attraverso il Tribunale dei Minori,

che speriamo possa avvenire  entro la primavera del 2004.   

Michela assomiglia moltissimo al padre, del quale ha lo stesso taglio di occhi e lo

stesso  sguardo. Ha gli occhi chiari come lui (li aveva verdi) e il suo stesso

sorriso.

                                          Biografia tratta da www.vittimedeldovere.it

ONORIFICENZE                                    
 


Medaglia d'oro al valor civile

Vigile del Fuoco Permanente
Data del conferimento: 28/11/2003

Alla memoria

motivazione:
Componente la squadra del Distaccamento Vigili del Fuoco di Sanluri interveniva sul

luogo dove si era sviluppato un incendio di sterpaglie che minacciava di propagarsi

oltre la sede stradale. Mentre si apprestava, con encomiabile slancio ed elevata

professionalità, nell'opera di spegnimento, veniva travolto da un autocarro, che non

rallentava la corsa nonostante le segnalazioni di pericolo adottate, sacrificando la

giovane vita ai più nobili ideali di abnegazione e spirito di servizio. 17 luglio

2003 - Loc. Baccu Managus - Samassi (CA)