Montanari Adolfo

Servizio presso: Comando Provinciale di Brindisi

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                                                       Montanari Adolfi classe 1912
                                        6 maggio 2011 .. ragazzi sono ancora in forma


Partì il 26 giugno 1941  ( ci rimasi 100 giorni ) e arrivai due giorni dopo, il viaggio  fu un vero calvario.

Però per i primi 15 giorni non si presentarono dei grossi lavori, non ci fù nessun intervento pesante ma solo servizi a teatro e cinema.

Avemmo così il tempo di organizzare una gara con i vigili del fuoco di Mesagne (un piccolo paese nel Brindisino ) ci allenavamo tutti i giorni per la gara .
La gara consisteva nel lancio al giavellotto, era la mia specialita', lancio del  peso e salto in lungo, una vera gara di atletica leggera.

Il mio miglior lancio col giovellotto fu 56 metri.

Due giorni prima della gara successe l'inferno, a mezzanotte fummo chiamati per l'incendio di una nave in porto, bruciavano  8 cabine piene di bombe.

La 1° squadra era già partita e noi che eravamo fuori servizio, andammo subito di rinforzo.

Rimanemmo lì fino alle 6 del mattino, poi la Capitaneria di Porto ci ordinò di ritornare, essendo fuori rada, perchè potevano scoppiare altre bombe ( era troppo pericoloso ).

E mentre eravamo nella nostra barca del corpo per il ritorno, una barca che andava verso il largo urtò una mina e ci furono 8 feriti. Il comandante della nave ci vietò di soccorrerli. Poco dopo arrivarono i soccorsi e i feriti furono trasportati all'ospedale.

Io rimasi di servizio fino alle 6 di sera.

Me la sono vista brutta, paura che la nave saltasse e paura di cadere in acqua la nave rimase poi fino al giorno dopo.

Dopo questa avventura riprendemmo la normale routine di servizio al teatro e al cinema, e di servizio sulle navi.

Il servizio sulle navi era così composto : 2 vigili del fuoco, un caposquadra, un finanziere e un nostrono di porto.

Dopo circa 10 giorni dallo spegnimento dell'incendio sulla nave, alle 11,30 circa ( ero di servizio su quella nave ) scattò di nuovon l'allarme, stavano arrivando i bombardieri americani.

Il comandante della nave diede l'ordine di scendere a terra per cercare un rifugio sicuro, ci guardammo in faccia .... dove si và? alla ns. destra vi erano 48 batterie contraaeree, alla ns. sinistra il mare, al centro della strada vi era una fila di camion lungo circa 200 metri pieni di bombe che aspettavano di essere caricate sulla nave per il generale Rommel ( la volpe del deserto ).

Io e miei compagni ci gettammo d'impeto sotto un camion, ci salvammo la pelle ( ma se penso che i camion erano pieni di bombe!!!! ).
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Finalmente si fece giorno e rientrammo poi felici in caserma.

Da quel momento in poi sembrava arrivata un pò di tranquillità e così ripresero i soliti servizi.

Arrivò poi il mio cambio, dovevo tornare a Ravenna, rimasi a Brindisi 100 giorni.

Mi ritengo fortunato perchè salvai la pelle ma non fu così per il cambio successivo .

Dopo 15 giorni avvenne un forte bombardamento e morirono 4 vigili del Fuoco di Brindisi, 2 di Ravenna - Casadio e Benedetti - e 6 feriti gravi, una vera tragedia, tutti colleghi che conoscevo bene ed avevo condiviso con loro momenti felici.

Tornato a Ravenna ripresi la solita routine.

Nel 1943 mi ritrovai di nuovo lo zaino sulle spalle con destinazione Genova ...........

                                                                            
                                                                      
 
Arrivati sul posto il primo spettacolo che vidi era una persona sulla barella morto dal fumo ,io come vigile rimasi sulla motobarca per spingere in basso il tubo di aspirazione sino alle ore 6 circa,alle 8 venne l' ordine dalla

capitaneria di scortare la nave al largo perche vi era il pericolo di esplosione in quanto a bordo vi erano 150 tonnellate di esplosivo a'mentre andavamo al largo fummo fortunati perche' i Tedesci avevano messo le reti

antisommergibile per la chiusura del porto noi con la nostra imbarcazionr toccammo la rete con una spinta inferiore ai 40kg ,ma una piccola imbarcazione che doveva servire da protezione toccola rete con relativa esplosione ,8 feriti
gravissimi un mare di sangue fu una vera tragedia.
Poco prima dello scoppio fui chiamato a dare il cambio  Focaccia che da ore era sulla nave in cabina per lo

spegnimento,salgo sul rimorchiatore,mi ricordo come fosse adesso lo scoppio il comandante della nave disse:soccorso soccorso soccorso e miraccomando non ai Vigili del Fuoco io sempre fermo sul rimorchiatore ad

aspettare Focaccia lui non sendeva,in quel momento tagliano le cime io mi gettai sulla nostra barca e mi provocai una distorsione al piede finito.

Arrivati al largo messo all'ancora l'imbarcazione Tedesca l' accerchiammo con le piccole imbarcazioni di protezione al porto.

Finito completamente l' incendio passate le ore di sicurezza arrivo' l' ordine di rientrare,fu veramente dura e che male alla gamba sinitra.