La mia vita nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e' iniziata per caso o per destino,nel 1965 lavoravo come tornitore in un industria meccanica che produceva apparecchiature per schermografie mobili e ospedaliere,tutti i dipendenti che dovevano fare il servizio militare erano chiamati in Marina ( 24 mesi ). Quando mi arrivo'la cartolina per la visita medica ,parlando con un mio cugino mi disse che potevo richiedere il nulla osta per fare il servizio militare nei pompieri come Vigile Volontario Ausiliario. Mi ando' fatta bene nel marzo del 1966 inizio' il 45°- corso Ausiliario alle Scuole Centrali Antincendi. Dopo 4 mesi di corso (indimenticabili le urla del Prof.Massocco dall'alto del suo trespolo) prima di essere assegnati ai comandi Provinciali partecipammo alla manovre Castore 3 -(Genova) Venni poi assunto come Vig.Temporaneo ottobre 1967,passai Vig.Permanernte nel gennaio 1972, successivamente gli altri passaggi a Capo Squadra e Capo Reparto poi la Pensione.
IN SERVIZIO DI VIGILANZA AL PALASPORT
SCIOPERI MEMORABILI !!!!!!!.... CHE SCIOPERI !!!!!!
CARLO FAVA..IN ATTESA DI...
IL MIO MITICO TURNO C
RISTORANTE SAN MARCO CESENATICO
IL MIO HOBBY PREFERITO
LA PESCA
FIUME MONTONE FORLI'
LAGO DI CASTROLA GARA ALLA TROTA
CON MANGIATA FINALE DI PESCE DI MARE
2 agosto 1980 - Stazione di Bologna
Scuola Salvemini -6/12/1990
I resti dell'aereo sulla scuola
Le calamita' nelle quali sono intervenuto, 04/11/66 alluvione nella provincia Bolognese,esondazione torrente Idice localita'Castenaso,rottura del fiume Reno zona Padulle,e Sala Bolognese.
Nella notte del 5 Novembre 1966 partimmo per l'alluvione di Firenze, Gennaio 1968 terremoto del Belice, il 02/11/68 alluvione nel Biellese (Valle Mosso), nel 1976 terremoto in Friuli (Maniago PN), il 23/11/1980 terremoto in Irpinia (Salerno), nel Luglio 1987 alluvione in Valtellina (Morbegno SO).
TERREMOTO DEL BELICE
Un ricordo indimenticabile accaduto durante la mia permanenza nella zona terremotata di Gibellina..
Una replica inaspettata del 9 grado della scala Mercalli della durata di 52 secondi si verifico' il 25 Gennaio 1968 alle ore 10.52.
Partenza da Bologna. il 19/01/68 rientrato il 13/02/ 68. Sono partito con il gruppo operativo del Comando Prov. di Bologna nella notte del 19/01 dalla stazione di Bologna per Roma. Giunti a Cappannelle dopo la sosta di una giornata alle S:C:A: nella serata del 20/01 partimmo in aereo da Ciampino per Trapani , arrivati a notte fonda aspettammo in un Hangard dell' areoporto nella mattinata del 21/01 siamo partiti con un ACT FIAT 39 e arrivammo a destinazione nel pomeriggio a Castelvetrano. Per non dormire le prime notte nel fango comprai una balla di paglia da un pastore pagandola 500 lire. Il giorno 22 /01 il gruppo dei Bologna operava a Gibellina.
Nel tardo pomeriggio del 24/01 mentre con l' amico e collega Marchesini si ritornava al punto di lavoro di Gibellina per tornare al campo base, notammo che in una stalla quasi tutta coperta da macerie , che all' interno vi era un mulo vivo e in buone condizioni . Visto l' orario e la visibilita' ormai al limite decidemmo che all' indomani si sarebbe provveduto per il recupero dell' animale. La mattina seguente del 25/01/68 arrivati a Gibellina io e l' amico Marchesini e due Carabinieri ci recammo alla stalla ,dopo aver rimosso delle macerie, e aperto un varco nella porta riuscimmo a recuperare il mulo, nel frattempo notai che la situazione meteo stava cambiando, in pochissimo tempo il cielo diventò quasi buio, comincio' a piovere ,grandinare e nevicare,nel frattempo avevamo trovato un riparo di fortuna, Marchesini e i Carabinieri si addentrarono all' interno di un edificio pericolante, io non mi fidavo e rimasi sotto la pensilina esterna. Mentre aveva smesso di nevicare ed era tornata un poco di luce, alle 10,52 un forte boato e la scossa di terremoto del 9° - grado della scala Mercalli per la durata di 52 interminabili secondi . Io mi trovai buttato a terra nella strada e vedevo i mattoni di tufo che saltellavano come palline da tennis, poi vidi Marchesini che si buttò fuori da una finestra del 2° - piano e ci trovammo anche con i Carabinieri fortunatamente tutti illesi.. Mentre tornavo al punto di ritrovo del paese venimmo a sapere che un Vigile del Fuoco era deceduto in seguito al crollo di parti pericolanti, per la giornata sospesero le operazioni di recupero delle masserie. Anche se sono passatii 43 anni, mentre sto' scrivendo quei 52 secondi della durata della scossa non sono interminabili sono di piu'.
Alessandro Salvatori
Questo coltello mi è stato venduto da un bambino di 6 o 7 anni, del quale non ricordo il nome, durante la mia permanenza al campo V.F. di CASTELVETRANO per il terremoto del Belice. Con questo bambino si era creato un certo rapporto di amicizia. Un giorno si presentò con dei coltelli da vendere di tutte le dimensioni e tutte le forme. Ne acquistai uno, convinto di avere comperato un oggetto originale, tipico di Castelvetrano (TP). Dopo alcuni anni (1976), durante il terremoto del Friuli ero operativo presso il distaccamento VV.F. di Maniago (PN), durante gli interventi e vari sopralluoghi ho scoperto che in tutti gli spazi utili (cantine, garage), vi erano piccoli laboratori dove si costruivano coltelli di tutti i modelli e di tutte le regioni italiane.
Il mio coltello che tutt'ora conservo originale di Castelvetrano (TP) era nato in un piccolo paese del Friuli, Maniago PN.
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