Pausini Franco

Servizio presso: Distaccamento Portuale di Ravenna

 
Memoria storica di Pausini Franco
lavoratore instancabile sapeva fare di tutto ma la sua vera 
specializzazione era la meccanica ti
smontava un motore senza segnare niente, lo sistemava,lo rimontava 
e non rimaneva neanche una rondella, un vero genio della meccanica.
Disponibile verso tutti e si faceva in tre per tutti.

Mazzavillani: eravamo sempre assieme,ricordo come fosse ora 
quella mattina parlavamo di come fare a spurgare l' aria dai freni, un 
giorno come tutti una mattina come tutte seduti sulle panchine blu 
quando mi fissò fisso col suo squardo sorridente............
Mi raccontava Entrato nel 1976 nel Corpo Nazionale Vigili del Fuoco 
e ci ritrovammo io Golfari, Rusticali avevamo abitato da piccoli 
nella stessa zona, ci ritrovammo come per magia a Venezia per 
frequentare il corso da Motorista Navale, se ricordo bene quella volta 
che mi raccontò di prendere al volo Rusticali, che, nel scendere dall'auto
(quando si fermarono a fare metanoa Contarina) appoggiandolo al muro
gli evitò una rovinosa caduta e Golfari gli tirò un bicchiere d'acqua.
Ecco,prendere al volo!! quello era il suo stile di vita,
Franco col sorriso.

Scaioli: ricordo quando partimmo con l' autoscala per un intervento 
a Modena,si mise alla guida come sempre col suo stile unico di guidare 
era veramente un grande autista arrivati a destinazione ci mettemmo
al lavoro in condizioni pessime quasi proibitve e fu li che mi ruppi il 
coccige........ma Franco sempre li vicino,mi prese, fece arrivare i soccorsi
e si rimise al lavoro.

Rusticali: faceva veramente di tutto,ricordo che quella mattina 
quando entrai in servizio era li che combatteva con i portoni di 
prima partenza: ""Rasty non vanno!! deve essere qui
il problema, quando muovo comincia ad andare"". 
Aveva ragione!! era il pressostato antischiacciamento.
Un vero genio!


E' un piacere parlare di Franco per onorare il suo ricordo: a volte mi chiedo come sarebbe stata la nostra vita se c'eri anche tu, sicuramente piu' bella ma abbiamo fatto del nostro meglio. Elisa aveva dieci anni e in occasione della festa del babbo, mi chiese "ma perche' il babbo non torna acasa?" e Andrea aveva dieci mesi e quando andavamo a portare i fiori al babbo lui mi chiedeva:allora mi dici dov'e' mio babbo? mi dici che e' in cielo e allora cosa veniamo a fare al cimitero?  Be' e' stato molto difficile ! ci e' mancato molto Franco. Ricordo che era sempre indaffarato un lavoratore! persona speciale, amorevole divertente e piacevole stargli vicino, e' il nostro Mito!  Non abbiamo smesso di amarti, abbiamo sofferto perche' ti abbiamo amato tanto!                                               
La vita continua, tante persone amiche le abbiamo vicine, ma tu Franco, sempre ci manchi.
                                                           Vittoria Elisa Andrea  

Un Ringraziamento speciale a Rusticali per questa iniziativa e a tutto il corpo dei Vigili del Fuoco che ci vogliono sempre e ancora bene. un abbraccio
 
 
                   
     
 
 
 
La poesia della vita 
 
Bisogna essere felici di nulla 

magari di una goccia d'acqua

oppure di un filo di vento.
 
Di un animaletto che si posa sul tuo braccio 
 
o del profumo che viene dal giardino. 
 
Bisogna camminare su questa terra 
 
con le braccia tese verso qualcosa che verrà 
 
e avere occhi sereni per tutte le incertezze del destino.
 
Bisogna sapere contare le stelle, 
 
amare tutti i palpiti del cielo 
 
e ricordarsi sempre di chi ci vuole bene. 
 
Solo cosi' il tempo passerà senza rimpianti
 
e un giorno potremo raccontare
 
di aver avuto tanto dalla Vita. 
 
                                 
 Un pensiero ad un amico speciale "da Adriano e Angela".
 
 Ciao Franco,
 
ci siamo conosciuti nel 1977 in un periodo particolare, dove avevamo in comune tanto lavoro,
 
inesperienza, e pochissimi soldi. Stavamo posando le prime pietre delle nostre case e il futuro 
 
 per le nostre famiglie. Nonostante le difficoltà avevamo grinta e coraggio da vendere. 
 
Tu in particolare eri sempre disponibile; arrivavi e con mille cose da fare chiedevi a me se avevo 
 
 bisogno di aiuto. Trascorsi qualche anno, quando tutti i nostri problemi sembravano risolti, il destino
 
 spietato si è preso un amico speciale lasciandoci tutti nello sconforto.
 
Dalla tua assenza quando mi è stato chiesto, ho cercato di aiutare la tua famiglia in piccoli lavoretti. 
 
Sono sicuro però che se il destino avesse preso me al posto tuo, anche tu non avresti abbandonato 
 
 la mia famiglia!           
 
                                                     Adriano
 
                                          
 
 
 
 
                           "    IL DISTACCO    "
 
 
 Se all'inizio il mio dolore appariva controllato e composto, dentro di me qualcosa urlava. 
 
 Un urlo continuo. 
 
 Mi illudevo  di poter ancora scegliere, imbrogliavo me stessa  per reggere un urto spietato.
 
 Accettare una perdita e' un lungo e dolorosissimo lavoro! 
 
 Il legame affettivo che avevo con Franco, si era perduto. 
 
 Il legame era fatto di abitudini, di emozioni, di gesti, di parole:rotte da quel distacco.
 
 Confrontarsi con i mille vuoti piccoli o grandi che la perdita di una persona cara crea
 
 nella nostra vita quotidiana e' la più crudele delle imprese.
 
 Proprio come un uragano,si fa la verifica dei danni, e si comincia la ricostruzione da
 
 quello che e' rimasto in piedi.
 
 Di fronte alla perdita si fanno delle scelte:o vivere a metà, o reimbarcarsi con i propri 
 
 remi rotti.
 
 Dopo tanti anni diventa un segreto rifugio, dove solo io riesco orientarmi.
 
                       FRANCO TI VOGLIO BENE........VITTORIA
 
 
 

Ciao Vittoria sono Massimo è gia un po' che volevo scrivere qualche aneddoto e ricordo su Franco....spero siano di tuo gradimento....

Io ho un gran bel ricordo di Franco sempre sorridente scherzoso affabile con tutti.
Sì, aveva sempre un suo modo di dire le cose, tipo quando giocai la mia prima partita di calcio, credo a 8 anni, e tutto entusiasta gli dissi: "Franco, domenica ho giocato la prima partita!....-bene! e cosa avete fatto?-....abbiamo perso 7-0!...e Lui: solo 7?? :-)Be' come inizio non c'è male:-)....Andrà meglio"....e fu così....

Soprattutto quando qualche tempo dopo venne a Bologna con Vittoria ed Elisa (una domenica) a trovarci e con l'intenzione di venire a vedermi a giocare a pallone: Quella domenica avevamo I favoriti del campionato che erano primi in classifica!
Fui molto contento e stimolato dalla sua presenza e sentivo che mi incitava dalla tribuna:"Dai Massimo Dai!!Dai Massimoo"......Beh fu Una gran partita! ....Feci il Mio primo gol Da quasi metà campo e vincemmo 3 a 0..un trionfo!

Qualche mese dopo Franco venne di nuovo a Bologna sempre con Vittoria, credo per fare qualche esame.Quindi passarono a trovarci. Il pomeriggio gli dissi che avevo Una partita a Corticella.Lui subito:"ti accompagno!"
Beh carico' me ed altri 3 miei compagni di squadra sulla sua Fiat 127 gialla come un genitore di normale abitudine e con la sua familiarità ci portò al campo da gioco(credo che i ragazzi che ancora frequento si ricordino di lui).
Mai sopra le righe mi incito' per tutta la partita col suo garbo...un vero trainer positivo e portafortuna!!Difatti vincemmo e feci 3 gol!!Uscii dagli spogliatoi un po' gasato e lui con la sua generosità e il suo sorriso mi venne incontro con delle pacche sulle spalle dicendomi:"Bravo Massimo!Bravo ne hai fatti 3!"Credo siano stati I complimenti più belli e sinceri!!

Ricordo qualche gita in collina tutti assieme, con Elisa piccolina, lui era sempre dinamico, ci portava sui sentieri vicino alle cascate e per il pranzo in pochi attimi si procurava il fuoco per la grigliata....e cuoceva per tutti!

Un'altra volta, a casa nostra, tutti seduti in sala a chiacchierare e a scherzare animatamente: ad un certo punto la sedia di Franco si rompe e lui cade sul pavimento con gambe all'aria....tutti a ridere. Lui tranquillo si rialza subito guarda la sedia e dice: la porto a casa che la sistemo..ma no lascia stare non ti preoccupare..  niente da fare..la settimana dopo la riporta aggiustata col suo sorriso di sempre. .
E prima di ripartire per Piangipane, la mamma voleva che restasse con Vittoria a cena, ma Franco per non fare cucinare, sempre ridendo e scherzando, nascondeva i fornelli del gas sopra i mobili della cucina....si divertiva e faceva divertire! !

Ricordo poi a casa vostra a Piangipane tutti attorno alla tavola, Andrea piccolino sulla tavola che toglieva il tappo dalla bottiglia di vino, Franco e mio papà lo rimettevano e lui lo ritoglieva e se lo metteva in bocca sentendo il gusto del vino con della facce tutte da ridere..

Sempre a casa vostra una sera io, Marzia ed Elisa giocavamo in sala saltandoci sopra l'un con l'altro, Marzia cade e si fa un taglio profondo.
Subito accorrono i genitori a vedere e Franco tranquillizza Marzia mettendola a sedere medicandola e applicandogli questo cerottino ritagliato da lui a forma di farfalla sotto il mento..meglio di un infermiere!

Pochi anni fa feci il corso sicurezza antincendio in azienda da me a Bologna. .dissero che venivano da Ravenna e uno dei due credo era l'ex comandante dei vigili del fuoco di Ravenna, che però non ricordo il nome.. allora nell'intervallo andai da loro mi feci riconoscere e gli dissi di Franco Pausini..lo sguardo del comandante subito cambiò.
La prima cosa che disse di Franco è che era sempre sorridente solare e disponibile. .
A fine corso andai a salutare e mi ringraziò di aver ravvivato il ricordo di Franco....

Sì Franco è vicino a noi! I suoi modi, il suo ricordo saranno sempre indelebili nei nostri cuori....

Massimo Marzia Eleonora Nino

 
 
 
 
Se qualcuno ha degli aneddoti da raccontare, per favore inviare a questo indirizzo: vittoriasalsa@hotmail.it