Ho partecipato al 31° corso 1° compagnia 3° plotone nel 1961, praticando a quei tempi ginnastica artistica, sono stato trattenuto alle Capannelle in qualità di istruttore, quindi trasferito al Comando di Pavia per gli altri otto mesi.
Al Corpo di Pavia con i miei commilitoni ausiliari e anche con gli altri vigili effettivi, ho svolto tutte le normali funzioni relative alla vita di caserma: partenze, centralino, cucina ecc. Numerosi sono stati gli interventi ai quali ho partecipato attivamente in quanto intorno a Pavia ci sono mumerose cascine con frequenti incendi delle stesse e inoltre Pavia ha nelle vicinanze due importanti fiumi, il Ticino e il Po con quello che ne consegue.
L'intervento più significativo che ricordo sempre con grande emozione è questo: rientro in caserma la sera del 27 otrtobre 1962 intorno alla mezzanotte (sempre in ritardo) un mio collega mi invita ad andare a dormire subito perchè la campana della prossima partenza suonerà molto presto in quanto sembra sia caduto un aereo nella nostra provincia. Arrivati sul luogo del disastro ci siamo resi conto che l'aereo precipitato era il bireattore dell'Eni con a bordo l'ing. Enrico Mattei, il pilota Irmerio Bertuzzi e il giornalista americano William McHale. Per due giorni e una notte sotto un forte temporale abbiamo raccolto i pezzi del piccolo reattore e purtroppo anche i poveri resti delle suddette persone. Questi tre giorni sono stati gli ultimi giorni del mio servizio militare da pompiere, infatto sono stato congedato il 1° novembre succesivo.
Ho partecipato all'50° anniversario in ricordo dell'evento a Bascapè e davanti al monumento eretto a ricordo di questa storica tragedia, ho provato ancora una forte emozione.
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