Morto l'ex capo nazionale dei vigili del fuoco Alessandro Giomi
Aveva diretto il corpo dal 1976 al 1981. Seguì le operazioni di soccorso nei terremoti del Friuli e dell'Irpinia
11/04/2010
Funerali ieri pomeriggio nel Duomo di San Gimignano, dove viveva e dove è morto, per Alessandro Giomi, che fu capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco dal 1976 al 1981. Alle esequie, spiega una nota dei Vigili del fuoco, sono intervenuti l'ex ministro e padre della Protezione civile Giuseppe Zamberletti e il capo dipartimento dei Vigili del fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca. Giomi diresse le operazioni di soccorso dei Vigili del fuoco per i terremoti in Friuli nel 1976 e in Irpinia nel 1980. Nominato prefetto della Repubblica all'età di 63 anni, ha anche ricoperto in vari Governi la carica di capo di gabinetto per il coordinamento della Protezione civile nazionale. Il figlio Gioacchino è l'attuale comandante dei vigili del fuoco di Rom
DEL PREFETTO INGEGNERE ALESSANDRO GIOMI
ROMA, 20 SETTEMBE 20Il
A CURA DI ALBERTO D'ERRICO
DOVERE ANZITUTTO RINGRAZIARE IL SIGNOR ISPETTORE GENERALE CAPO
DEL CORPO NAZIONALE INGEGNERE ALFIO PINI, PER AVERMI ASSEGNATO IL
GRADITISSIMO COMPITO DI RICORDARE ALESSANDRO GIOMI CUI E' INTITOLATO
QUESTOEVENTO SPORTIVO.
LO RINGRAZIO PERCHE' ALTRI COLLEGHI AVREBBERO POTUTO FARLO ED IL
FATTO CHE L'ISPETTORE ABBIA SCELTO ME E' UN SEGNO DI RICONOSCIMENTO E
DI GRANDE AMICIZIA DI CUI DESIDERO DARE ATTO ED ASSICURARE CHE IO E LA
MIA FAMIGLIARICAMBIAMO NEI CONFRONTI DELL'ISPETTORE CAPO E DELLA SUA
FAMIGLIA.
PARLARE DI ALESSANDRO GIOMI NON E' DIFFICILE PER ME CHE LO HA
INCONTRATO PER LA PRIMA VOLTA ESATTAMENTE 46 ANNI ORSONO IN QUESTA
STESSA GLORIOSA SCUOLA, IO GIOVANE VINCITORE DI CONCORSO UNITAMENTE
AD ALTRI 12 COLLEGHI, LUI GIA' FUNZIONARIO AFFERMATO E VICECOMANDANTE
DI QUESTOISTITUTO, CONEDOARDO COLANGELO COMANDANTE.
A PARTIRE DA QUESTO INCONTRO HO ATTRAVERSATO LA CARRIERA
DELL'INGEGNERE GIOMI PIU' VOLTE, SPESSO IN FRANGENTI DRAMMATICI, COME
SUCCEDEANOI VIGILI DEL FUOCO.
DIRO' SUBITO CHE FUI INVITATO A CHIAMARLO PER NOME, MA IO MI SONO
SEMPRERIFIUTATO IN SEGNO DI RISPETTO VERSO UN COLLEGA PIU' ANZIANO, MA
ANCHE PERCHE' LA SUA FIGURA SERIA ED IMPONENTE ME LO SUGGERIVA: ORA MI
PERDONERA' SE DI QUI IN POI LO CHIAMERO' SEMPLICEMENTE "SANDRO".
TOSCANO . DI SAN GEMINIANO, VI NACQUE NEL 1919 ED ENTRATO
NELL'ACCADEMIA DI LIVORNO, SI TROVO' A PARTECIPARE ALLA GUERRA
MONDIALE E SUCCESSIVAMENTE ALLA GUERRA DI LffiERAZIONE, FINITA LA
QUALE SI LAUREO' A PISA IN INGEGNERIA CIVILE.. DI QUESTO SUO PERIODO
MARINARO IN CUI GIA' EMERSERO LE SUE DOTI NON COMUNI, TANTO DA ESSERE
DECORATO CON CROCE DI GUERRA AL VALOR MILITARE ED AL MERITO MILITARE
ANDAVA MOLTO FIERO E SPESSO NE PARLAVA VOLENTIERI, NON TANTO PER I
RICONOSCIMENTIRICEVUTI, QUANTO PER LA FORMAZIONE DELLA PERSONA E DEL
CARATTERE,COSA PERALTRO COMUNE AGLI UFFICIALI DI MARINA.
ANCHE LUI COME ME EBBE COME PRIMO INCARICO NEI VIGILI DEL FUOCO IL
COMANDO DI NAPOLI, CORREVA L'ANNO 1949 E POSSO ASSICURARVI E
TESTIMONIARECHE A QUEL TEMPO FARE L'UFFICIALE DI GUARDIA A NAPOLI CON
UN COMANDANTE COME L'INGEGNERE VITO MAGNOTTI NON ERA UNA COSA
FACILE E PRIVA DI PERICOLI SIA FISICI CHE PROFESSIONALI. EBBE MODO DI FARSI
SUBITO NOTARE, SE ALLA FINE DELL'ANNO 1950 FU CHIAMATO ALL'INCARICO DI
UFFICIALE ADDETTO AL FAMOSO COMANDANTE E FONDATORE DI QUESTE
SCUOLE,INGEGNERE CINI. NOMINATO COMANDANTE DI ANCONA NELL' ANNO 1956, .
TORNO' IN QUESTE SCUOLE NELL'ANNO 1960 OVE FU APPREZZATISSIMO E
STIMATISSIMO VICECOMANDANTE FINO ALL'ANNO 1968, QUANDO ASSUNSE
L'INCARICO DI DIRETTORE DEL SERVIZIO TECNICO CENTRALE FINO ALL'ANNO
1975IN CUI FU NOMINATO ISPETTORE GENERALE CAPO.
LE VICENDE DEL TERREMOTO DEL FRIULI E MASSIMAMENTE QUELLE
DELL'IRPINIA LO PORTARONO AD ADDENTRARSI NEI PROBLEMI DEL SOCCORSO
TECNICO URGENTE SU SCALA NAZIONALE, QUINDI ALLA FREQUENTAZIONE
DELL'ONOREVOLE ZAMBERLETTI, INSIEME AL QUALE ED AL PREFETTO ALVARO
GOMEZDEVE ESSERE CONSIDERATO UNO DEI PADRI DELLA PROTEZIONE CIVILE IN
QUESTODISASTRATO PAESE .PER TALE SUA ATTIVITA' FU NOMINATO PREFETTO DI
PRIMA CLASSE E TENNE L'UFFICIO DI CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA
PROTEZIONE CIVILE FINO AL RAGGIUNGlMENTO DEI LIMITI DI ETA'.
PER I GIOVANI CHE NON HANNO AVUTO IL PIACERE DI CONOSCERLO DIRO' CHE
SANDRO ERA UN UOMONE GRANDE E GROSSO E TUTTAVIA DOTATO DI UNA
UMANITA' E SENSffiILITA' VERSO LE ALTRE PERSONE ED IL PROSSIMO IN
GENERALEVERAMENTE ECCEZIONALI, CAPACE DI SENTIMENTI ELEVATISSIMI CHE
SAPEVA ANCHE BEN ESPRIMERE, COME NEL FAMOSO DISCORSO CHE TENNE IN
OCCASIONE DELL'ORAZIONE FUNEBRE PER I COLLEGHI ELICOTTERISTI DECEDUTI
NEL CORSO DELLE OPERAZIONI NEL FRIULI. ERO PRESENTE PERCHE' DA
VICECOMANDANTE DI NAPOLI ANDAI A PRENDERE I FERETRI DEI COLLEGHI
NAPOLETANI.
LA SERA DEL 21 NOVEMBRE 1080 VEDERLO APPARIRE IMPROVVISAMENTE NELLA
CASERMA DI NAPOLI FU PER ME UNA SORPRESA ED ALLO STESSO TEMPO UN
CONFORTOPERCHE' SI ANDAVA ORMAI DELINEANDO UN QUADRO PIU' GENERALE,
MENTRE SIERA GIA' DELINEATO IL QUADRO NELLA CITTA' DI NAPOLI.
NELLE SITUAZIONI PIU' COMPLICATE INFONDEVA A TUTTI I COLLABORATORI UN
SENSO DI TRANQUILLITA' E DI SERENITA' CHE AlliT AVA NON POCO A SUPERARE
CIRCOSTAN?E CHE SPESSO CREAVANO STATI DI SMARRIMENTO E DI ANSIA, COME
QUANDO A NAPOLI IL CROLLO DELL'ALBERGO DEI POVERI RICHIESE A LUI DI
ASSUMEREGRAVI RESPONSABILITA' ED ALLO STESSO TEMPO DI GARANTIRE ANOI
OPERATORI E DIRETTORI DI INTERVENTO LA COPERTURA TECNICA E POLITICA DI
QUELLO CHE SI DECIDEVA DI FARE E VI GARANTISCO CHE SPESSE VOLTE TALE
COPERTURA SI DIMOSTRO' FONDAMENTALE SPECIALMENTE NEI RAPPORTI CON
ALTRI ENTI. NON CREDIATE CHE AL TEMPO DEL TERREMOTO DELL'IRPINIA LE
COSE ANDASSEROCOME ORA VANNO NEI RAPPORTI CON ALTRI SOCCORRITORI!
SANDRO SI DIMOSTRO' ANCHE UNO STRATEGA PERCHE' NELLE DECISIONI DA
ADOTTAREO ANCHE DA SUGGERIRE ALL' AUTORITA' POLITICA NON SOLO SAPEVA
TROVARE GLI ARGOMENTI TECNICI OPPORTUNI, MA SAPEVA ASCOLTARE E
TRARRE VANTAGGIO E CONCLUDERE SULLE PROPOSTE DI ALTRI: A QUESTO
PROPOSITO RICORDO QUELLO STRUMENTO ECCEZIONALE. ED ANTESIGNANO CHE
FU L'ORDINANZA 80, CIOE' LO STRUMENTO TECNICO POLITICO E FINANZIARIO CHE
PERMISE DI METTERE SOTTO CONTROLLO IL TERRITORIO TEATRO DEL
TERREMOTODELL'IRPINIA E CHE POI E' STATA IN VARIO MODO APPLICATA ANCHE
NEGLI ALTRI TERREMOTI.
OVUNQUE E' STATO HA LASCIATO UN RICORDO DI PERSONA SERIA, ACCORTA,
COMPETENTE E LEALE, DOTI RARE ANCHE IN QUEL TEMPO. LA COSA CHE A LUI
PIU' INTERESSAVA, COMUNQUE, ERA L'AFFETTO DELLE PERSONE CHE LO
CIRCONDAVANO, SIA IN FAMIGLIA, SIA SUL LAVORO.
IO LO SO BENE, PERCHE' PUR AVENDOLO CmAMATO SEMPRE ISPETTORE, HO
SEMPRE AVVERTITO DA PARTE SUA UNA FIDUCIA CHE SIA DA VICINO DURANTE I
FATTI DEL TERREMOTO DELL'IRPINIA, SIA DA LONTANO NEL CORSO DEI VARI
INTERVENTI GRAVI O DELLE VARIE VICISSITUDINI INTERNE, MI HA DATO FORZA E
SERENITA' PER PORTARE A TERMINE I VARI INCARICm CUI SONO STATO
CmAMATO, ANCHE PER SUA VOLONTA'.PER PARTE MIA SPERO DI NON AVERGLI
DATO MOTIVO DI RINCRESCIMENTO PER LA FIDUCIA ACCORDATAMI SPESSO
ANCHE AL BUIO.
RIPENSANDOCI SONO MOLTO CONTENTO CHE NEL MARASMA DEL TERREMOTO
DALL'IRPINIA SIA SANDRO CHE L'ONOREVOLE ZAMBERLETTI TROVARONO UN
PAIO DI ORE DI TRANQUILLITA' NELLA MIA CASA NAPOLETANA: RICORDO A ME
STESSO ED AVOI TUTTI CHE A QUEL TEMPO LA CONTESTAZIONE ERA FATTA CON
LE PALLOTTOLEDELLE BRIGATE ROSSE, SPECIALMENTENEL NAPOLETANO.
DA QUANDO SONO IN CONGEDO NON RICORDI QUASI MAI GLI EVENTI CUI HO
PARTECIPATO O DIRETTO: RICORDO MOLTO BENE LE PERSONE CHE HO
INCONTRATO. SANDRO E' STATO UNA DELLE PIU' BELLE PER ME, PER LA STORIA
DEL CORPO NAZIONALE ED ANCHE PER LA NUOVA PROTEZIONE CIVILE E SPERO
CHENON CE LA DISTRUGGANO COME SEMBRA VOGLIANO FARE.
ANDATO IN CONGEDO, SI E' RITIRATO CON LA GENTILE SIGNORA NELLA SUA
CITTADINA DI SAN GEMINIANO CHE HA SEMPRE NOMINATO ED AMATO E LI ORA
RIPOSA.
VORREI DIRE TANTE ALTRE COSE, MA SONO SICURO CHE SANDRO SI
SECCHEREBBESELA TIRASSI TROPPO PER LE LUNGHE.
MI PARE GIUSTO DARE ATTO ALLA AMMINISTRAZIONE CHE ONORARE UN SUO
ECCEZIONALE DIRIGENTE E' ANCHE UN MODO PER DIMOSTRARE CHE NON
SEMPRE CI SI DIMENTICA DI cm CI HA PRECEDUTO ED HA CONCORSO A RENDERE
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