Donini Ivo

Servizio presso: Comando Provinciale di Bologna

 
 
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Numero unico del mio corso
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 "91 - VERONA"
 il comando dove ho effettuato il servizio da ausiliario 
 
Dopo la visita militare feci domanda al Comando di Bologna per effettuare il servizio militare nei Vigili del fuoco e fui accettato.
Partito il 6 luglio 1956 dalla stazione centrale di Bologna, dopo una notte in treno, arrivai a Roma Termini, fuori dalla stazione presi il tram per le Capannelle, arrivao all’ingresso, delle Scuole Centrali Antincendi, rimasi impressionato dal castello di Manovra.
Dopo tre giorni consecutivi di ginnastica del prof. Massocco, portavo le conseguenze fisiche, al mattino per scendere dal letto dovevo aiutare le gambe con le mani, mi ricordo una frase del professore:
”Guardate questi figli di mamma, venderli per salami ci si rimette lo spago”
 
A fine corso facemmo il saggio in Piazza di Siena, io fui scelto per il gruppo di atletica, la mia squadra aveva il compito degli esercizi con estensori, con sercizi di una certa difficoltà. Terminato il corso fui assegnato l comando di Verona “91 Corpo”
 
Alcuni ricordi che mi sono rimasti impressi
Arrivai alla sede Centrale del Comando di Verona verso la fine di dicembre 1956.
Il 31, ultimo giorno dell’anno, mi misero in prima partenza e feci il primo intervento, verso le 23 circa in piazza Bra, vicino all’Arena, durante la festa per il Capodanno prese fuoco l’impianto elettrico; arrivati sul posto, il brig. Chignola, diede le disposizioni al personale, mi mandò all’APS a prendere 2 estintori a CO2, il brigadiere ricevuti gli estintori si infiltro in mezzo al fumo e le fiamme e spense l’incendio.
 
Incendio di un cascinale, arrivati sul posto le fiamme avevano già avvolto il tetto, il capo squadra mi diede indicazioni di seguire il vigile anziano Brancaleoni, giunti in prossimità del tetto il vigile mi diede l’ordine di stare fermo sul muro perimetrale, sotto ai miei piedi il fuoco del cascinale. Il vigile Brancaleoni prosegui sul tetto, fatti pochi passi, il tetto crollo e lui cadde nel sottotetto, avvisai immediatamente i colleghi dell’accaduto, mentre avvisavo il Brancaleoni riapparve alle mie spalle “Tranquillo sono qui”.
 
Nel mese di giugno 1957 mi trovavo a Cei (lago) sotto il monte Beca, presso la colonia per i figli dei Pompieri a preparare la legna che veniva usata nell’inverno, mi comunicarono che l’ausiliario Boschi Pietro, pure lui Bolognese ed amico, era stato inviato con l’anfibio all’alluvione del Po a Rovigo insieme al v. brig. Anderloni, con detto mezzo portarono in salvo delle mucche.
Rivedendo Boschi mi parlò dell’intervento, i proprietari erano sul tetto e gridavano “Non pensate a noi ma salvate le mucche”.
 
Dalla centrale di Verona fui inviato al distaccamento di Legnago dove finii il mio sevizio li leva come ausiliario e il 28 febbraio 1958 fui congedato. Nello stesso momento che mi consegnavano l’attestato di congedo mi misi a piangere per il dispiacere di lasciare i Vigili del Fuoco dove avevo condiviso degli attimi indimenticabili, il periodo più bello della mia gioventù.
 
Rovistando in un cassetto ho trovato queste foto che mia moglie aveva conservato
  
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 Prove del saggio in Piazza di Siena
 
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4° Compagnia